Perché gli italiani non vanno via da casa prima dei 30 anni e gli svedesi a 17 e mezzo
da comema | Ott 8, 2020 | Blog
Nel 2003, a 23 anni sono partito per l’Erasmus ed ho vissuto quasi un anno accademico in Danimarca, a Copenaghen.
Lì ho imparato tanto: non solo altre lingue straniere, ma soprattutto la cultura ed il modo di vivere di moltissimi ragazzi danesi, ed anche di altri paesi scandinavi ed extraeuropei.
A 18 anni erano già usciti di casa, vivevano da soli, studiavano all’Università, e lavoravano. Erano indipendenti. E già molto maturi. Noi, qui in italia, nel 2020, ovvero ben 17 anni dopo, ancora discutiamo se sia giusto o sbagliato restare in casa fino a 30 anni (in media, quindi qualcuno anche molto di più).Di chi è la colpa? Dei ragazzi? Delle famiglie all’italiana? Del Governo che non fa politiche di welfare adeguate?
Affrontiamo questo tema una volta per tutte. Ma troviamo delle soluzioni. O fra 24 anni dovrò spiegare a Nicolò che è ancora normale restare a vivere in casa con i genitori, e non affrontare quello che c’è fuori.